(ANSA) – ROMA, 8 OTT – “Dopo la bagarre di ieri sera in Aula sul tema della cittadinanza, inizia ora un dibattito concreto, con un confronto che non esclude affatto la complessità di integrare con lo Ius sanguinis anche lo Ius soli e lo Ius culturae”. Lo scrive in una nota Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc) e membro della commissione Affari sociali alla Camera. “Eppure l’Italia, patria del Diritto, anche se non sempre applicato nel modo migliore, ha compiuto un piccolo capolavoro in cui le diverse angolature del diritto trovano un punto di convergenza nel riconoscimento dei diritti dei minori. Nel secolo dei diritti individuali, i diritti dei minori non possono essere subordinati ad un ostruzionismo sistematico che ignora come la coesione in un Paese e tra i Paesi, passa necessariamente per questa sorta di meticciato interculturale in cui il mix di culture, nel pieno rispetto della legge, offre il dinamismo naturale di una società che va evolvendo verso forme di inclusione sempre più profonde ed efficaci. Speriamo che il ddl giunga all’approvazione dopo aver interpellato le coscienze di tutti i parlamentari per individuare in ognuno quelle risposte che superano le paure degli adulti, la loro cultura del sospetto, per schierarsi dalla parte della speranza di chi crede che una società migliore sia possibile”, conclude.
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