(DIRE) Roma, 13 lug. – “Il fenomeno della corruzione non e’ debellabile al cento per cento ma negli ultimi anni sono state stabilite tutta una serie di regole ferree e piu’ dure”. Lo dice l’Europarlamentare e segretario Udc, Lorenzo Cesa nel corso della tavola rotonda a Palazzo Giustiniani dal titolo “Da mani pulite a Cantone: il valore delle regole”, organizzata da Gianluca Maria Esposito professore di diritto amministrativo e direttore della scuola anticorruzione e appalti dell’universita’ di Salerno. Contro la corruzione “sono stati fatti passi avanti consistenti- continua Cesa, occorre continuare. Quindi e’ importante anche il lavoro che in questo momento sta facendo l’Anac con Cantone, che e’ quello sempre piu’ di vigilare”. Il nuovo Codice degli appalti, osserva il segretario Udc, “e’ uno strumento assolutamente utile anche se ha generato nei confronti di chi opera nel settore degli appalti problematiche non relative alla corruzione ma legate alla farraginosita’ del sistema per poter arrivare a ottenere un appalto. Ma su questo so che c’e’ la volonta’ del governo a modificare. Bisogna trovare la giusta misura tra il contrasto fermo alla corruzione e mandare avanti il Paese sul tema della concretezza”.
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