(DIRE) Roma, 18 set. – “Non a caso quando il Ministro Franceschini lancio’ una ipotesi straordinaria come quella di riaprire il Colosseo a nuove forme di giochi, ricostruendone il pavimento, tutta Roma partecipo’ a quel dibattito. Favorevoli o contrari, nessuno negava il valore di immagine e di continuita’ storica di tale monumento che costituisce parte integrante dello Sky line della citta’. Impossibile quindi credere e accettare che il ministro Franceschini, o il sindaco, non sapessero nulla di uno sciopero che trascina la citta’ di Roma ancora una volta su tutta la stampa internazionale, con la peggiore propaganda che si possa immaginare. A Roma sembra proprio che nulla funzioni o peggio ancora che non ci sia nessuno capace di far funzionare la citta’. Dopo i funerali dei Casamonica ora lo sciopero del Colosseo attraggono sulla nostra citta’ le critiche mondiali di che comincia a convincersi che sulla nostra Citta’ si stia concentrando una sorta di maleficio che trasforma ogni iniziativa in un flop colossale.” Lo afferma Paola Binetti, di Area popolare (Ncd – Udc), romana, che continua: “Pensavamo di essere indietro per i lavori del Giubileo, ma qui invece di mettere mano a cio’ che resta da fare, sembra che ci sia una regia segreta che smonta pezzo per pezzo tutto quello che in secoli si e’ costruito. Se la Roma antica ha costruito strade in tutta Europa, avvicinando popoli e facilitando le comunicazioni, questa Roma distrugge le sue strade, facendone una lunga collezione di buche che mettono a rischio anziani e bambini, ma anche biciclette e motorini. Il degrado della citta’ sembra crescere di giorno in giorno e ormai facciamo notizia solo quando si giunge alla soglia estrema di un blocco totale per turisti di tutto il mondo. Non puo’ non esserci una soluzione alternativa: deve esserci qualcuno di far funzionare questa citta’, non solo a chiacchiere e con il vago sorriso rassicurante di chi ignora il problema e lo scopre solo quando gia’ tutta la citta’ e’ esplosa in una reazione di insofferenza. Basta parole in liberta’: dateci almeno qualche fatto concreto di buona amministrazione, altrimenti non stupitevi se le prossime Olimpiadi prenderanno un’altra direzione” conclude.