(9Colonne) Roma, 30 mar – “Ha ragione il presidente Mattarella: i disabili non sono cittadini invisibili. Non solo, le leggi sono avanzate ma ciò che mancano sono le risorse e la cultura dell’inclusione sociale come ci dimostra il richiamo della Corte di giustizia europea che boccia l’Italia per non avere garantito tutte le misure necessarie a un adeguato inserimento professionale dei lavoratori con disabilità”. E’ quanto afferma il vicesegretario vicario UDC Antonio De Poli in occasione della Giornata nazionale delle persone con disabilita’ intellettiva. “Dei passi in avanti ci sono stati: in Legge di stabilità abbiamo investito 90 milioni sul Dopo-di-noi per il sostegno dei disabili gravi privi del sostegno familiare, 70 mln per l’assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Bisogna fare di più”, aggiunge De Poli che cita la legge n. 68/99 sull’inserimento lavorativo dei disabili: ” Ci sono 750.000 disabili iscritti alle liste speciali di collocamento obbligatorio che tuttavia un lavoro non ce l’hanno”, aggiunge De Poli. “750.000 cittadini ‘invisibili’: sono cifre che non possono lasciarci indifferenti ma devono spingere sia la politica che il tessuto imprenditoriale del nostro Paese a riflettere: molte imprese, purtroppo, oggi preferiscono pagare le sanzioni amministrative piuttosto che rispettare l’obbligo di quota delle categorie protette”, conclude De Poli.
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