ROMA (ITALPRESS) – “Il Dl Enti locali, in particolare l’articolo 9 con i suoi 12 commi che toccano i punti essenziali del famoso Piano della Salute, ha suscitato un vespaio di polemiche. Molti vi hanno letto solo tagli pesanti, secondo un’equazione semplicistica, minori risorse minore qualita’”. Cosi’ Paola Binetti, deputata di Area Popolare e membro della commissione Affari sociali, intervenendo in discussione generale in Aula. “Indubbiamente, l’urgenza primaria e’ come affrontare il recepimento delle misure per far fronte ai 2,3 miliardi di tagli. Ma non ci sono solo i tagli e le misure previste dalla manovra sanita’: regioni e Governo dovranno riprendere le fila del Patto per la Salute che, di fatto, da un lato per le intense trattative sull’Intesa che ha portato ai tagli, dall’altro a causa delle elezioni in 7 regioni, e’ ormai fermo dall’inizio dell’anno con una media di realizzazione dei provvedimenti bassissima. Il decreto – ha aggiunto – affronta il tema della riorganizzazione e razionalizzazione della sanita’, dalla definizione dei rapporti tra i policlinici universitari e il Ssn alla garanzia che i Lea non saranno toccati; dal tema della rinegoziazione del costo dei farmaci e dei presidi medici al grosso problema della appropriatezza; dal potenziamento delle misure di prevenzione e di profilassi anche in vista del prossimo giubileo alla riforma dell’Aifa. Il tema della riduzione della spesa deve essere messo a fuoco secondo tre direttive: la responsabilita’ di chi gestisce quel processo; la scelta della formazione del personale come via maestra per un deciso miglioramento dei modelli organizzativi ed assistenziali; l’innovazione farmacologica”, ha concluso. (ITALPRESS).