La memoria mi rimanda alla celebre frase del Presidente Pertini pronunciata nel 1978. “Si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai”. L’acquisto del cacciabombardiere F35 rappresenta un doppio spreco di denaro pubblico. Una vicenda iniziata nell’oramai lontano 2003. Sarebbe stato meglio destinare tale finanziamento alla sanità, al welfare, alla protezione civile, alla tutela dell’ambiente. Senza contare che sul piano del riammodernamento dell’apparato di difesa era conveniente e logico sostituire i vecchi Tornado con altri Eurofighter di cui l’Italia membro del consorzio europeo cura la parte radar-balistica con ex Selenia del gruppo Finmeccanica. Una soluzione che ha penalizzato la marina militare che deve procedere al rinnovo della flotta, specialmente le fregate, cancellando ordinazioni che hanno costretto il settore cantieristico a mettere in cassa integrazione o addirittura in mobilità personale altamente specializzato. Ma il discorso si fa più ampio sempre in tema di sicurezza dalla mancanza di aerei Canadair durante gli incendi che devastano l’intera penisola al blocco delle assunzioni negli organici delle forze dell’ordine, nei mezzi richiesti dai vigili del fuoco, nel sistema di pronto intervento per le calamità naturali. Occorre ripensare la suddivisione delle risorse finanziarie e individuare le reali necessità del comparto sicurezza-difesa.
Andrea Pasini
Commissario Regionale Udc Emilia Romagna