Famiglia: Binetti (Udc), andare oltre le polemiche di Verona

(DIRE) Roma, 26 mar. – “Difficile non percepire il profondo disagio che sta creando l’attuale Convegno internazionale sulla famiglia nella rete trasversale di tutti quei parlamentari che in questi ultimi 10 anni si sono riconosciuti nelle lotte, sempre condivise, chiunque fosse al governo, a tutela della famiglia. Questa volta sembra che sia saltato quell’elemento coesivo che permetteva di andare oltre le differenze per riconoscersi in una comune radice. La centralita’ della famiglia nelle scelte politiche demandate a governi sostenuti da partiti con diversa ispirazione politica, ma accumunati dalla convinzione che dalla famiglia si doveva pur sempre partire e alla famiglia era indispensabile tornare. Da queste convinzioni, tutte profondamente condivise, sono nate negli anni proposte come il Bonus Bebe’, la promozione degli asili nido, la legge 104, con le sue varianti successive, la legge sul dopo di noi, le facilitazioni per l’acquisto della prima casa”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC. “Sia che il focus fosse messo sulla tutela dell’infanzia e sui suoi diritti, che sulla armonizzazione dei tempi di lavoro e quelli destinati alla vita di famiglia- spiega Binetti- appariva comunque indispensabile aumentare in maniera significativa le misure a sostegno alla natalita’ e per la conciliazione tra lavoro e vita familiare. Proposte di legge, spesso legate a leggi finanziarie, per aggirarne le lunghezze applicative, con uno scarso impianto strutturale, per cui ogni volta si doveva ricominciare da capo. Ma chiunque governasse, ci si provava insieme, da destra e da sinistra per cercare di garantire alla famiglia le migliori condizioni possibili. Oggi non sembra piu’ possibile questa collaborazione nata da valori comuni e culminata in fatti concreti. Parlare di famiglia ha sempre fatto riferimento al patto intergenerazionale, alla coesione del nucleo originario da cui la famiglia attinge le sue energie affettive ed effettive. Da partiti diversi, da priorita’ segnalate in modo diverso, ma con un comune orizzonte di servizio diretto alla famiglia e ai suoi membri, soprattutto ai piu’ giovani e ai piu’ fragili. Alla difesa della famiglia era strettamente legato il tema della liberta’ educativa dei genitori, come primi e principali educatori, salvaguardando la diversita’ delle scelte possibili nel rispetto dei profili culturali specifici. Oggi da Verona soffia un vento divisivo e autoreferenziale che preoccupa e che richiede nuove e diverse misure per tentare una riconciliazione che consenta di supportare i tanti nuclei familiari, sempre piu’ fragili, con misure atte a salvaguardare gli anziani, i malati cronici, le persone disabili. Ma urgono anche misure capaci di riattivare politiche demografiche efficaci, che vincano il pessimismo e innestino nella nostra societa’ una vera e propria volonta’ di rinnovamento negli stili di vita e nelle politiche per il lavoro. Per questo dobbiamo rinnovare un patto, un’alleanza trasversale che faccia della famiglia il punto di riferimento piu’ stabile ed efficace per la politica e per tutta la societa’. E questo governo, confessiamolo a gran voce, finora per la famiglia ha fatto poco o nulla, nonostante i proclami e i convegni”, conclud Binetti.