Ripensare le politiche familiari
(DIRE) Roma, 28 set. – “Si concentrano in questa settimana varie iniziative rivolte alla Famiglia. Dagli Stati generali promossi dal Governo e tesi ad affrontare il tema in chiave di pluralita’ dei modelli e quindi della pari accessibilita’ di ognuno di loro alle poche risorse disponibili, alla Settimana per la Famiglia, a modello chiaro e distinto, promosso dalla diocesi di Roma, fino a quello promosso dalla Associazione Rete sociale e presentato oggi in Senato sul tema della fragilita’ della famiglia. Fragilita’ e’ la parola che oggi meglio descrive lo stato di salute delle famiglie italiane ed e’ a questa fragilita’ che debbono rispondere precise politiche familiari promosse dal governo. Eppure non e’ cosi’. Colpisce la drammatica tendenza delle famiglie a separarsi e a ricomporsi in nuovi nuclei familiari, senza porsi con la sufficiente consapevolezza il tema della serenita’ e dell’equilibrio dei figli, premessa indispensabile per la loro felicita’. La fragilita’ della famiglia sta diventando una malattia contagiosa, progressiva e apparentemente incurabile. La cultura dei diritti individuali sta spiazzando radicalmente quel bisogno di far famiglia in modo stabile che e’ garanzia fondamentale per dare ai bambini sicurezza e certezza di essere e sentirsi amati.” Lo afferma l’onorevole BINETTI (Udc), neuropsichiatra infantile, che continua: “La labilita’ dei vincoli familiari sottoposti a stress di ogni tipo definisce un contesto senza punti di riferimento in cui i bambini stentano a costruire la loro identita’. La situazione e’ spesso ulteriormente aggravata da una carente capacita’ dei Servizi sociali di rispondere alle esigenze del nuovo contesto familiare. Sottrarre il minore alla famiglia, senza gravissimi motivi, e’ un abuso nei danni del minore, che rende ancor piu’ fragili i suoi genitori, messi sotto accusa, e lascia il bambino piu’ solo che mai. Se si vuole sostenere la famiglia occorre da un lato ripartire da politiche familiari che abbiano come punto di riferimento essenziale la coesione familiare, dal momento che le separazioni impoveriscono tangibilmente i due nuclei familiari emergenti dalla separazione. E nello stesso tempo occorre rivalutare la qualita’ della formazione nei servizi sociali perche’ siano realmente in grado di far fronte alle nuove forme di fragilita’ croniche di nuclei familiari in crisi”. (Com/Vid/ Dire)