FECONDAZIONE. BINETTI (AP): DA CONSULTA POSIZIONE A FAVORE DELLA VITA

(DIRE) Roma, 23 mar. – “La Corte costituzionale ha preso ieri una posizione ben precisa a favore della vita e del rispetto che le spetta in ogni circostanza. E’ una buona notizia, giunta in un giorno in cui della vita umana si e’ fatto scempio per motivi ideologici, che nessuno ha condiviso, proprio per quel profondo senso di attaccamento alla vita che ne fa uno dei valori fondativi della nostra cultura e della nostra civilta’”. A dirlo e’ Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc). “L’inammissibilita’ della questione di legittimita’ sollevata dal Tribunale di Firenze rispetto all’uso di embrioni congelati, ai fini di una possibile ricerca scientifica- aggiunge-, e’ dovuta all’elevato grado di discrezionalita’ riguardante il bilanciamento operato dal legislatore tra dignita’ dell’embrione ed esigenze della ricerca scientifica. La corte costituzionalita’ tra due diritti: uno il diritto alla vita e l’altro il diritto alla ricerca, ha considerato il primo di rango decisamente superiore rispetto al secondo. Il comunicato della Corte costituzionale e’ chiarissimo e sottolinea in controtendenza rispetto ad altre sentenza la piena validita’ della legge 40 rispetto al divieto (art. 13 della legge 40) di ricerca clinica e sperimentale sull’embrione non finalizzata alla tutela dello stesso ed al divieto (art.6) di revoca del consenso alla procreazione medicalmente assistita dopo l’avvenuta fecondazione dell’ovulo. La complessita’ dei profili etici e scientifici nella PMA richiede norme chiare e sicure per poter ottenere un bilanciamento giusto ed equilibrato dei diritti e dei valori che entrano in gioco. Negli ultimi anni altre sentenze pronunciate a diverso livello hanno fatto leva sulla contrapposizione tra i diversi valori, rinunciando a mettere nel giusto risalto il valore della vita umana e i diritti specifici dell’embrione, che va sempre considerato come uno di noi. Speriamo che questa progressiva riscoperta della legge 40 e la sua valorizzazione per il profondo rispetto che esprime verso i diritti di tutti, compreso l’embrione, si traduca in un piu’ forte e deciso no anche alla maternita’ surrogata, cosi’ furbescamente aggirata da sentenze che non tengono conto del piu’ elementare rispetto per la vita di un bambino”.