“Un Paese civile che vuole fare della cultura il proprio cavallo di battaglia non può accettare una tragedia come quella di Firenze. Investire nella manutenzione dei nostri beni artistici è un dovere nei confronti dell’arte, di tutti i turisti che vengono in Italia e verso il potenziale economico che proviene dal turismo. Il crollo di un capitello che uccide un visitatore rappresenta in primis un dramma umano e in secondo luogo un disastro per l’immagine del nostro Paese. Abbiamo monumenti bellissimi ma non diamo l’impressione di saperli gestire, per questo bisogna aprire al più presto il sistema a una sinergia virtuosa tra pubblico e privato che ridia lustro alle nostre bellezze artistiche.”