Giochi, Binetti (Udc): a che gioco sta giocando la BCE?

La deputata Udc: follia che investa 125 mln in un gioco d’azzardo invece di aiutare famiglie e piccole imprese

“La vita non finisce mai di stupire e la notizia riportata oggi in bella evidenza da Avvenire è di quelle che lasciano realmente sbalorditi in una situazione di crisi perdurante. Sono 125 i milioni di euro finanziati a Novomatic, colosso del gioco, perché contribuisca a quell’assoluto paradosso che vede un 10% di gente che si arricchisce ogni giorno di più, a scapito di un progressivo impoverimento del resto della popolazione. A loro non giunge neppure l’ombra dei finanziamenti della BCE! L’allarme viene dal mondo del volontariato. Appare davvero una follia che la Banca Centrale Europea investa 125 milioni di euro in un gioco d’azzardo, che impoverisce le famiglie invece di aiutare le famiglie e le piccole imprese italiane. Novomatic, come è noto, è uno dei maggiori concessionari e con il marchio Admiral controlla gran parte delle sale slot oltre a produrne le macchine. La Bce, comprando obbligazioni dell’azienda per 125 milioni di euro di obbligazioni, ha confermato come l’interesse per la dimensione strettamente economico-monetaria del gioco prescinde totalmente da qualsiasi attenzione ai suoi risvolti umani. Nessuna traccia di approccio all’economia sociale d’impresa, quell’economia che tiene insieme i valori sociali con i valori d’impresa.” Lo afferma l’onorevole Paola Bnetti, UDC, da tempo impegnata nella tutela dei giocatori. “Novomatic in questo modo, – prosegue Binetti – aumentando la sua disponibilità economica, aumenta anche la sua capacità di penetrazione sul mercato in un momento di grande e rapida evoluzione, che potrebbe perfino diventare di espansione. Eppure emergono sempre più nettamente i rischi del gioco d’azzardo nelle sue più diverse forme. Il combinato disposto delle nuove risorse economiche finite nelle tasche di Novomatic e una pressante richiesta di gioco, spinta a sua volta da una pubblicità senza freni inibitori, sono fattori di rischio su cui il governo non può chiudere gli occhi. I danni sociali ed economici derivanti dall’azzardopatia sono sempre più documentati, anche in termini di impoverimento delle famiglie. Meglio avrebbe fatto la BCE ad investire in attività produttive, generando quei posti di lavoro a cui aspirano i tanti giovani disoccupati e le loro famiglie. “