Governo: Binetti (Udc), meravigliose contraddizioni Dl Salvini e Legge Bilancio

CURARE IMMIGRATI LORO DIRITTO E NOSTRO DOVERE, MA SERVONO RISORSE (DIRE) Roma, 1 ott. – “Il dibattito sulla legge di bilancio e’ sempre piu’ acceso e le critiche si moltiplicano con tale velocita’ che oggi sulla prima pagina del Corriere riappare lo spettro che ha caratterizzato fin dagli inizi questa legislatura: le elezioni anticipate. Ossia la bocciatura conclamata di un esecutivo a cui non sara’ concessa nessuna prova d’appello: tutto appare brutto, sporco e cattivo. E Salvini e Di Maio ne rappresentano il volto buio, aggressivo e incompetente, autoreferenziale e privo di riferimenti a livello nazionale ed europeo. Ma loro sembrano ben lungi dal preoccuparsi delle accuse, che si stanno ingigantendo di ora in ora come una valanga, che venga giu’ travolgendo tutto quello che incontra sul suo percorso. Sono molti i punti della legge di bilancio che anche io non condivido e sui quali cerchero’ di intervenire con la forza degli emendamenti e con la debolezza degli ordini del giorno, immaginando di trovare ben poca accoglienza per entrambi. Ma c’e’ una contraddizione forte in questa legge che merita di essere evidenziata prima che la norma arrivi in Parlamento: da un lato i tagli alla sanita’ e dall’altro il fatto che la sanita’ venga considerata dallo stesso Salvini nel suo decreto come paradigma dell’accoglienza. Abolito il permesso di soggiorno per motivi umanitari e’ stato introdotto il permesso di soggiorno per cure mediche. Il diritto all’assistenza sanitaria, in quanto fondamentale, spetta alla persona come tale, cittadino italiano o no che sia. E la sanita’ cosi’, almeno a livello istituzionale, resta l’unica isola di umanita’ rimasta ancora tale in questo Paese”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc. “Tra il Decreto Dignita’ e quello Milleproroghe, appena approvati e tra il decreto Salvini e la legge di bilancio, ancora da approvare, le contraddizioni si sprecano, con un miscuglio di buone intenzioni e di interventi tutt’altro che inclusivi, che sconcerta anche le persone prive di pregiudizi. Tutto all’insegna di una utopia velleitaria e priva di concretezza. Promettere ai malati che desiderano curarsi in Italia, da qualunque luogo provengano, permessi di soggiorno che consentano loro di ricevere cure gratuite se indigenti, come recita la nostra Costituzione, significa ignorare che tutti i migranti potranno sempre e comunque rivendicare un diritto alle cure che li curi dalla fame e dai maltrattamenti, compresa quella particolare forma di malattia la cui diagnosi non potra’ essere negata a nessuno: la sindrome post-traumatica da stress. E cosi’ ognuno di loro potra’ legittimamente rivendicare il diritto a venire in Italia e a curarsi per tutto il tempo necessario. Una cosa buona e giusta, che la nostra storia e la nostra cultura rivendicano a buon diritto, ma che una prassi dura e disumana ha negato in questi ultimi mesi, salvo poi recuperarla proprio nel Decreto Salvini, a mostrare che in fondo anche lui ha un’anima e un cuore. E speriamo che ci siano fatti concreti a dimostrarlo quanto prima”, conclude la senatrice Paola BINETTI, Udc. (Com/Ran/Dire) 10:34 01-10-18 NNNN