L.Bilancio e Decreto fiscale: Binetti, No dell’UDC alle fiducie

(IL VELINO) Roma, 30 Nov – “Questa legislatura si sta concludendo senza mantenere molte delle promesse fatte negli anni precedenti. In cambio la nuova legge di bilancio apre a nuove promesse che molto probabilmente non toccherà a questo governo mantenere, ma al prossimo”. Lo ha affermato l’onorevole Paola Binetti dell’UDC-. “Sempre che non voglia cambiare obiettivi e modalità per raggiungerli. E’ la grande ipocrisia della politica che dilata sempre più la distanza con i cittadini che ormai ben conoscono e riconoscono il gioco delle promesse elettorali, a cui rispondono con il loro assenteismo – ha proseguito la parlamentare -. Gli ultimi emendamenti approvati riguardano soprattutto la valorizzazione degli Irccs, le nuove assunzioni per Agenas e un contributo alla ricerca sul genoma del pancreas. Del tutto carenti invece gli interventi di carattere strutturale sul reddito di inclusione sociale e sulla possibilità di potenziare il fondo per le politiche sociali. La legge di bilancio rimanda al biennio 2020-2021… quando non si sa chi governerà, e tanto meno si sa come vorrà intervenire per individuare il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale”.”Del tutto ambigue anche le misure previste per le Politiche familiari – ha aggiunto Binetti -. E’ istituito un Fondo di 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018; e nonostante tutti gli allarmi sociali sulla profonda crisi di natalità in Italia, il bonus bebè è dimezzato. In compenso nonostante la mancanza di una legge che definisca chi è il care giver familiare, qual è il suo ruolo e quali i suoi diritti e le sue responsabilità, viene istituito un ”Fondo per Il sostegno del titolo di cura e di assistenza del caregiver familiare”, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro. Difficile immaginare quante saranno le persone che a buon diritto cercheranno di attingere a questo fondo, pensando ai grandi anziani, ai malati cronici, ai disabili, ecc. In mancanza di un decreto attuativo coerente, reso indispensabile dalla mancanza di una legge di riferimento, è possibile immaginare che anche questo ennesimo fondo sia una sorta di spot elettorale – ha concluso l’esponente UDC – e che comunque sia a carico del governo che guiderà la prossima legislatura e che difficilmente coinciderà con questo”.