L.elettorale: Binetti (Udc), è legge della giungla, meschina convenienza politica. Nessuno sottovaluti grande Centro

“E’ la legge della giungla, quella in cui il più forte divora il più debole. I più prepotenti si spartiscono la torta senza lasciare le briciole ai partiti che sono stati fedeli lungo tutto l’arco della legislatura. E’ meschina convenienza politica”. E’ il j’accuse dell’onorevole Paola Binetti, deputato UDC, che sulla legge elettorale punta il dito sui dissensi tra Renzi e Alfano: “Oggi non c’è più bisogno di quei partiti che hanno reso possibile il governo di larghe intese, alla cui guida si sono alternati Letta-Renzi-Gentiloni”. Secondo Binetti “con l’accordo sulla legge elettorale saranno 4 persone (che in Parlamento non ci stanno) a decidere tutto. I grandi assenti decidono per gli attuali presenti”. “Il Pd pensa di poter vincere le elezioni ma soprattutto Renzi pensa di cambiare alleati, per cui insulta e offende quelli attuali. Nessuno può sottovalutare – aggiunge – l’incognita del Grande Centro che, a questo punto, è a un bivio che non consente alternative. Uniti per giocare un ruolo sul piano di valori, strategie e scelte di campo, con una nuova leadership, degna della tradizione del Partito popolare, forte della tradizione di un cattolicesimo liberale. Il nuovo centrodestra non può mancare a questo appuntamento con la storia e dovrà rispondere con rinnovata unità, se non vuole che l’attuale legge elettorale cancelli proprio quelle tradizioni che tanto contribuirono al miracolo italiano..”.