(ANSA) – ROMA, 29 NOV – “I dubbi e le perplessità espressi dal ministro Padoan in materia di ripresa economica emergono con forza proprio all’inizio della settimana dedicata all’analisi degli emendamenti apportati da tutti i gruppi alla legge di stabilità. Una sorta di doccia fredda preventiva, che prelude alla potenziale bocciatura di molte proposte parlamentari, fatte d’intesa e in dialogo con i territori, con le parti sociali e con tutti quei soggetti che finora non hanno goduto affatto della famosa ripresa”. E’ quanto dichiara la deputata di Area popolare Paola Binetti. “L’attuale legge di stabilità, così come è pervenuta dal Senato – prosegue -, presenta luci ed ombre; cose necessarie e cose superflue, proposte fortemente caratterizzate a vantaggio di qualcuno e ad esclusione di qualcun altro. Grandi esclusi e pochi favoriti, a seconda del peso del proponente, più che dell’oggettività del problema evocato. Alla Camera molti colleghi, e io stessa, abbiamo cercato di selezionare alcuni punti chiave per ristabilire un nuovo equilibrio complessivo a favore di quanti pagavano ancora una volta un prezzo troppo alto, per una finanziaria tutto sommato povera di fatti concreti e ricca di promesse in libertà”. “Su alcuni emendamenti – conclude – concentreremo in modo particolare tutta la nostra attenzione. Sono quelli che riguardano la famiglia; quelli che si riferiscono alla non autosufficienza e al cosiddetto Dopo di noi. Ma sono anche quelli che fanno un passo positivo verso i giovani – aggiunge la parlamentare di Ap – soprattutto i professori associati in attesa di chiamata e i giovani ricercatori. Ci sono emendamenti che vogliono vincere la battaglia della formazione puntando all’eccellenza, anche attraverso strumenti qualificati come i Collegi di merito. La ripresa tarda a venire anche per questo; perchè non si investe in modo adeguato in quei talenti delle nuove generazioni che hanno già mostrato di essere brillanti e qualificati, mentre invece si sentono parcheggiati in una terra di mezzo povera di futuro”. “La legge di stabilità – conclude Binetti – rappresenta per il 2015 l’ultimo passaggio chiave per offrire speranza e risorse a chi finora non ha avuto nulla e per ridefinire l’equilibrio indispensabile alla coesione sociale. E questo sarà il nostro lavoro nelle prossime settimane. Troppo importante per lasciarlo solo alla commissione Bilancio”.(
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