Legge Elettorale: Binetti (Udc), affiancare codice etico, sarebbe garanzia

(DIRE) Roma, 13 ott. – “Dopo le tre fiducie risicate ottenute dal governo in Parlamento e un finale sorpresa con il voto segreto, sono molti gli italiani che oggi si interrogano sulla nuova legge elettorale e si chiedono se e’ davvero migliore delle leggi precedenti. Ossia se garantisce una efficace rappresentanza di cio’ che pensano e vogliono gli italiani e nello stesso tempo assicura dei buoni margini di governabilita’. Nessuno ne e’ sicuro fino in fondo e tutti avvertono uno strano senso di instabilita’, legato anche alle possibili previsioni su cio’ che potrebbe accadere. Non solo chi vincera’ di fatto le elezioni, ma anche che tipo di governo sara’ possibile formare. Tutto appare avvolto da una cortina di nebbia, a cui il Pd sembra opporre la soddisfazione che comunque una legge di riforma, almeno una, e’ riuscito a portarla a casa. Ma non e’ questo cio’ che interessa gli italiani ed e’ quanto emerso questa mattina nel corso di una tavola rotonda promossa dalla Associazione Etica & Democrazia”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, che di Etica & Democrazia e’ presidente. “C’e’ ancora una possibilita’ effettiva di migliorare questa legge ed e’ tutta nelle mani di ognuno dei leader dei rispettivi partiti: candidare nelle diverse liste, sia in quelle uninominali che quelle affidate al sistema proporzionale gente che risponda ai requisiti di un Codice etico, presentato alla Camera nella precedente e nella attuale legislatura, ma mai discusso e quindi mai approvato dal Parlamento. Un Codice etico- sostiene Binetti- in cui i due requisiti fondamentali sono onesta’ e competenza; ossia un’esplicita mancanza di conflitto di interessi e una ferma volonta’ di porsi al servizio degli interessi del paese. Si potrebbe ripartire da qui per offrire al paese e ai suoi elettori qualche garanzia in piu’ su coloro che faranno parte del Parlamento nella XVIII legislatura. Sarebbe una garanzia in piu’ per interpretare l’attuale norma in un clima che non trasudi sospetti e non lasci l’amaro in bocca ai tanti potenziali elettorali, scoraggiandoli dall’andare a votare. Qualcosa in piu’- conclude Binetti- si puo’ ancora fare”.