Migranti: Binetti (Udc), monito Cei a Ong. Rispettino leggi e codice

(ANSA) – ROMA, 11 AGO – “In questo nostro secolo dei diritti civili quel che appare sempre piu’ difficile e’ il loro bilanciamento, dal momento che ognuno ritiene ad ogni buon diritto che i propri diritti meritino tutto lo spazio e l’attenzione possibile, anche a prescindere da quelli degli altri. Tra i diritti, da sempre, c’e’ il diritto alla vita, e nel caso specifico il diritto alla vita dei migranti. Anche oggi i vescovi italiani prendono una posizione che non lascia spazio ad equivoci: una volta in mare e diretti verso le nostre coste, vanno accolti in omaggio a quel principio di umana solidarieta’, che il cristianesimo ha elevato al rango di vera e propria fraternita’”. Lo afferma Paola Binett dell’Udc sottolineando che bisogna dunque “accogliere chi viene da lontano e fugge da condizioni di vita drammatiche. Ma accogliere”, precisa, deve avvenire “in un contesto di legalita’, in cui non si permette agli scafisti di speculare sulla stessa vita umana, imbarcando i migranti sulle famose carrette del mare, che affondano non appena prendono il largo. A meno che le Ong non si organizzino per andare loro incontro ed evitare che i migranti affoghino in quel cimitero a cielo aperto che e’ diventato il Mediterraneo”. Nel giro di pochi mesi, denuncia pero’ Binetti, questi soccorsi si sono trasformati “in una sorta di staffetta tra scafisti-schiavisti e Ong compiacenti, con relativa suddivisione di guadagni sporchi”. “Sottoscrivere il nuovo Codice predisposto per le Ong – conclude – dovrebbe prima di tutto garantire i migranti, poi le Ong che sono realmente al servizio dei migranti e infine il nostro stesso Paese. E in questo senso va letto il recentissimo invito della CEI alle Ong: solidarieta’ con i migranti ma proprio per questo occorre mantenere tutte le distanze possibili con gli scafisti, che ne fanno commercio”.(ANSA)