Migranti: Binetti (Udc), ristabilire sistema regole chiare per tutti

(DIRE) Roma, 20 giu. – “Il Papa oggi sulle tracce di Don Milano e di Don Primo Mazzolari. Sacerdoti percepiti allora come scomodi interlocutori delle istituzioni del tempo, che oggi invece appaiono come testimoni vivi di quel precetto tutto evangelico che integra il mandato delle Beatitudini: alloggiare i pellegrini, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, e cosi’ via alla risposta che da’ il Battista a chi lo interroga: ai poveri e’ annunciata la buona novella. Un modo molto cristiano di prendersi cura delle necessita’ materiali e spirituali della gente, come fecero a suo tempo i due santi sacerdoti che oggi Francesco va a trovare. Per tutti noi un monito forte e silenzioso a ripensare la complessita’ dell’accoglienza e della integrazione, sia che si tratti dello Jus soli che dei continui sbarchi sulle nostre coste. In 500 ieri a Salerno e altri 500 questa mattina a Pozzallo. E’ la nuova generazione di quegli stessi ultimi a cui Don Primo e don Milano dedicarono la loro vita sfidando la prudenza umana di chi insisteva su altre priorita’. E in un periodo in cui la cultura del sospetto avvelena il clima, umano prima ancora che politico, e la diffidenza arma la violenza del dibattito nelle sedi a piu’ alta rappresentanza istituzionale, e’ necessario tornare a ragionare. Il tema dei diritti individuali richiede una forte consapevolezza anche di quelli che sono i diritti sociali, ed entrambi rimandano ai corrispondenti doveri.” Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, che continua: “Ero straniero e mi avete accolto: questo ero lo slogan del Giubileo del 2000 e l’accoglienza ci fu: generosa, gratuita, aperta a tutti, credenti e non credenti. Ma era un’accoglienza ad tempus, circoscritta in precise categorie, che misuravano risorse disponibili e bisogni emergenti, e offrivano una testimonianza di rispetto reciproco e di accoglienza reciproca a livello personale, culturale e valoriale. Non e’ chiedere troppo porre con chiarezza regole e principi su cui si possa esigere la reciproca coerenza, sia nell’accoglienza dei migranti che nell’approvazione della legge sullo Jus soli moderato… E’ l’unico modo di frenare questa ondata di vendette che si stanno scatenando in Inghilterra e che sono frutto di un’angoscia non digerita, di una paura non metabolizzata. Per andare oltre lo scontro serve offrire rassicurazioni agli uni e agli altri, evitando che gli italiani, ad esempio, si sentano estranei in casa propria, con un livello di tutele inferiori a quelle degli altri, venuti da lontano!”