Sottrarre controllo a magistrati per facilitare rimpatri irregolari
Roma, 7 lug. (askanews) – “Sulle migrazioni l’Italia deve dotarsi di una politica insieme umana e rigorosa. Tradotto in termini più concreti: dobbiamo salvare chi rischia la vita in mare, rimandare indietro chi non ha diritto di stare in Italia e soprattutto negare l’accesso a chi rifiuta i controlli ed è in contatto con trafficanti di esseri umani per facilitare il loro commercio”. A sostenerlo è il deputato Udc Rocco Buttiglione che, intervenendo nel dibattito politico sui migranti, mette in evidenza come “questi obiettivi siano condivisi da Berlusconi, non da Salvini”. Da qui la domanda: “Qual è la linea del centro-destra che sta cercando di ricostruirsi? Nel centrodestra c’è una polemica eccessiva contro l’Europa e non contro quei magistrati che pensano che chiunque abbia messo piede in Italia ha un diritto costituzionalmente garantito di rimanerci per sempre”. Secondo Buttiglione “la redistribuzione dei rifugiati riguarda poche migliaia di persone”, ma il problema è dato “dall’80% degli arrivi che non sono rifugiati ma migranti illegali che vanno rimandati indietro”. “Il Parlamento ha approvato di recente delle misure volte a facilitare i rimpatri. Bisogna capire se stanno funzionano e se sia necessario un ulteriore intervento legislativo. Forse – conclude – bisognerebbe rivedere il reato di immigrazione clandestina. Il centrodestra lo approvò (io mi opposi e in Consiglio dei Ministri) nella convinzione che esso facilitasse le espulsioni. In realtà le rende di molto più difficili e mette l’intera procedura sotto il controllo della magistratura. Forse bisognerebbe studiare il modo di configurare il rimpatrio come un mero provvedimento amministrativo affidato per la sua esecuzione alle autorità di Pubblica Sicurezza”, è la proposta di Buttiglione.