Presentata interrogazione stamattina
(DIRE) Roma, 31 mar. – “La settimana scorsa la Camera ha approvato il ddl di tutela dei minori non accompagnati. Il primo disegno di legge in questo senso in Europa, nel quale abbiamo messo in primo piano il supremo interesse del minore, comprendendo in questa espressione il suo diritto alla famiglia, all’istruzione, alla salute e alla sua liberta’. Credo che questo sia stato un passo in avanti importante”. Lo dice Paola BINETTI, esponente della commissione Affari sociali alla Camera, al convegno sulla posizione giuridica del minore in Italia, in corso a Roma. “A mio avviso c’e’, pero’, una cattiva prassi- prosegue il deputato Udc- per la quale troppo spesso il minore viene sottratto alla famiglia ipotizzando – o in presenza di – qualche segnale di sofferenza della famiglia, per essere messo in una struttura, come in una casa famiglia, magari ad alta densita’ di efficienza sotto il profilo funzionale, ma con un anonimato affettivo molto piu’ pesante di quello che e’ presente in famiglia”. Stamattina BINETTI ha presentato una interrogazione perche’ “due bambini di Gorizia affetti da una grave malattia rara (una forma di ipocusia che comporta una sorta di ritardo) sono stati sottratti alla famiglia per ‘eccesso di cure familiari’. Oggi ci troviamo in un mondo in cui e’ stata messa un po’ in crisi la valutazione di cosa e’ una famiglia- continua il deputato- e di come una famiglia puo’ e deve prendersi cura dei bambini. Vengono messi sullo stesso piano tutti i modelli di famiglie piu’ diverse e ci sembra quasi indifferente sottrarre un bambino da un contesto in cui riceve tante cure, per spostarlo in un contesto in cui le cure che ricevera’ sono di stampo professionale- conclude- ma di sicuro meno ricche sotto il profilo affettivo”.