(ANSA) – ROMA, 27 LUG – “La risposta alla domanda sulle ragioni dei movimenti populisti è dentro la cronaca quotidiana. Il modo con il quale il Governo sta sollecitando le Casse di Previdenza privata a concorrere nell’operazione di salvataggio di Mps e, direi, il modo un po’ mercantile con il quale l’associazione nazionale delle Casse Private sta rispondendo a questa sollecitazione confermano l’evidenza dello squarcio che si è aperto nel complesso equilibrio tra diritti individuali, esigenze di tutela sociale e necessità di cassa dello Stato per altre finalità”. Lo dichiara il deputato Udc, Giuseppe De Mita, componente della Commissione Bilancio della Camera. “Con questa operazione – aggiunge De Mita – continua la lunga scia di forme di intervento che, dietro il paravento della presunta necessità di tutelare diritti o di corrispondere ad esigenze di carattere generale, in realtà malcelano forme di privilegio che amplificano la disarticolazione politica e sociale che si è prodotta nel nostro Paese”. “La sensazione – conclude il deputato Udc- è che si sia smarrita ogni gerarchia e che ci si muova a tentoni con la finalità di perseguire obiettivi diversificati nel breve periodo. Quando si mettono sullo stesso piano e senza una cornice razionale di ricomposizione gli ottanta euro per alcuni soggetti, la privatizzazione di Poste per ragioni di cassa, i cinquecento euro per la cultura ai diciottenni, l’eliminazione delle tasse sulla proprietà,, rimuovendo ogni nozione di progressività fiscale, e da ultimo i prelievi forzosi in ambito previdenziale non per una finalità sociale, ma per presunti obiettivi di tenuta del sistema, in realtà si finisce per comporre un mosaico che non realizza alcun disegno. Si eviti almeno lo stupore e lo sdegno di fronte alla reazione esasperata dell’elettorato”. (ANSA).