(ANSA) – ROMA, 15 LUG – “La guerra contro il terrore si combatte con l’arma della prevenzione. Oggi i protagonisti di questi terribili fatti non sono più ‘foreign fighters’ ma ‘internal fighter’, ovvero soggetti che contrastano quei valori di libertà e democrazia delle società dove sono cresciuti. In questo quadro, il percorso verso l’intensificazione dello scambio di informazioni tra i vari servizi di intelligence dei Paesi europei – che sta procedendo con fatica – va accelerato per il bene di tutta l’Europa. Colpire la Francia equivale a colpire tutti noi”. Così su Facebook il vicesegretario vicarioUDC Antonio De Poli.( |