(ANSA) – ROMA, 20 NOV – “Nonostante l’esperienza di governo a Roma sia tutt’altro che soddisfacente, il M5S ha vinto anche nel contestatissimo municipio di Ostia. Una vittoria che non sembra lasciare spazio a dubbi di sorta: 60 a 40. Un ballottaggio all’insegna dell’assenteismo da parte della popolazione e della militarizzazione dei seggi da parte delle forze dell’ordine. La maggiore sicurezza ai seggi ha finito con lo scoraggiare molta gente e ancora una volta ha vinto il voto di protesta. Una situazione che solo in parte riecheggia quella siciliana: l’esclusione di un Pd litigioso, contraddittorio e incapace di offrire garanzie, è il principale dato di convergenza tra le due ultime tornate elettorali”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, che continua:”Non a caso a sinistra si assiste ad ampie manovre di riavvicinamento, dopo la satellizzazione di soggetti politici grandi e piccoli, nuovi e vecchi, suddivisi al loro interno in una miriade di piccole correnti. E tornano in ballo tutti i vecchi ladri della patria: dopo Fassino anche Prodi, Veltroni… perfino D’Alema sembra voglia tornare della partita… tutti insieme appassionatamente per sconfiggere ancora una volta il grande vecchio!”. “Quel Berlusconi che se si fosse esposto un po’ di più anche ad Ostia forse sarebbe riuscito a ribaltare anche questo risultato, visibilmente tutto , troppo!, di destra. Ma i tanti, troppi, egoismi personali non hanno ancora fatto scattare nel centrodestra il senso dell’urgenza, ormai indifferibile, per dare vita ad una grande coalizione di moderati. Unito il centro-destra vince, continuano a martellare i sondaggisti di ogni schieramento. Ma la variabile vera è tutta in quell’uniti… perché se in Sicilia un mezzo miracolo c’è stato, ad Ostia no! E tra i due litiganti il M5S gode…”. (ANSA).