(DIRE) Roma, 4 dic. – “Lo spostarsi a sinistra, in modo compatto e convinto, di quello che fu in gran parte il Partito democratico, e’ la novita’ che oggi campeggia su tutti i giornali”. Paola Binetti, deputata dell’Udc, spiega che “il Presidente del Senato Grasso si candida a guidare una parte tutt’altro che irrilevante di quella che fu la sinistra italiana. I dubbi di oggi riguardano per qualcuno la sua terzieta’ in quest’ultima fase della legislatura, ma credo che mettere in discussione la sua equanimita’ di giudizio sia davvero una offesa a tutto il sistema democratico”. Binetti aggiunge: “Come se qualcuno dubitasse della integrita’ della Presidente Boldrini solo perche’ si e’ schierata, prima ancora di Grasso, con il neonato soggetto politico creato da Pisapia. E’ vero che non si sa ancora se Pisapia a sua volta si alleera’ con Grasso o con Renzi, ma questo e’ il bello della politica. Quel che e’ certo e’ la forte spinta a sinistra che attraversa il Pd e mette in imbarazzo il Nuovo Centrodestra, finora alleato di governo, in cui tirano venti di scissione”. Per la deputata centrista Paola Binetti il panorama politico “e’ complicato sia a destra che a sinistra, soprattutto per i centristi che vogliono difendere una loro specifica identita’ di valori”. L’intenzione, sottolinea, e’ di “creare un ambiente politico forte, in cui sia non possibile ma doveroso fare riforme a sostegno della famiglia, del lavoro dei giovani, dei nuovi poveri che si annidano nella classe media e nei poveri di sempre che sono i disoccupati, i malati cronici, gli immigrati, ecc. Ma non vogliamo cedere ne’ ai populismi di destra ne’ a quelli di sinistra, e per questo stiamo lavorando per dare vita ad un soggetto politico che nasca dal basso, con un processo di riunificazione progressiva delle tante anime centriste”. Paola Binetti aggiunge: “Non ci serve il leader forte, che usa il partito, il movimento, la coalizione come un qualcosa di proprio su cui dettare il bello e il cattivo tempo, senza ascoltare la voce dei cittadini. Nella nostra apparente disorganizzazione c’e’ un filo conduttore ben preciso che parla ai bisogni reali della gente, senza nascondersi dietro alle neo-ideologie, verbose e inconsistenti, che riempiono tanti talk show in questi giorni”. La deputata dell’Udc conclude: “Ad elezioni fatte ci saremo e saremo in tanti, Udcinclusa, con la sua storia di sistematica tutela dei valori propri della famiglia, soprattutto se numerosa, della piccola e media impresa, della scuola come motore di sviluppo del paese e della ricerca universitaria, come fattore di eccellenza nel processo di innovazione. Europeisti convinti, ma dalla parte di un’Europa solidale che non dimentichi le sue radici e ritrovi la sua naturale leadership culturale nell’eclissi generale di altre forme di leadership a trazione economico-militare”.