(DIRE) Roma, 8 ott. – “Continua in Tv e su tutte le prime pagine dei giornali quello che appare come uno scontro tra i cosiddetti leader populisti e gli altri, tutti coalizzati in un ipotetico schieramento in cui l’unico collante e’ solo l’anti-populismo. Eppure dovrebbero far riflettere i risultati elettorali dei diversi paesi, che mostrano al di la’ di ogni ragionevole dubbio lo spostamento a destra dell’animo popolare, colto nella dimensione piu’ semplice della democrazia diretta. Quella elettorale. Sorprendo molto oggi anche l’accusa lucida, chiara, e senza fraintendimenti di papa Francesco contro le e’lite, considerate come una stortura del sistema che dovrebbe farsi carico degli interessi popolari, senza piegarli ai propri interessi, mentre invece scivola in un evidente conflitto di interessi”. Lo dice Paola BINETTI, deputata dell’Udc, che aggiunge: “L’impoverimento che caratterizza l’Europa in genere e l’Italia in particolare, che dell’Europa e’ diventata fanalino di coda; la disoccupazione che dilaga soprattutto nella crescente sperequazione tra i pochi posti di lavoro, molto, troppo ben retribuiti e la sovrabbondanza di posti di lavoro a reddito di sopravvivenza; il cambiamento del paradigma della salute, che richiede piu’ assistenza che tecnologia, pur senza rinunziare alla prima; tutto cio’ e’ frutto di una cultura d’e’lite che si e’ andata radicando in Europa in questo ultimo decennio. Ricchi sempre piu’ ricchi e poveri sempre piu’ poveri. Lega e M5S cavalcano l’onda di un malcontento che ha condotto intere fasce della popolazione su di una soglia di poverta’. Chi oggi critica la legge finanziaria 2018 dovrebbe chiedersi quali conseguenze hanno avuto sulla gente le leggi finanziarie precedenti. Questa legge non risolvera’ i problemi di tanti giovani e di tanti anziani, come non li hanno risolti gli ultimi governi”. Per BINETTI “se le nuove poverta’ sono tanto cresciute in questi anni e gli ultimi stanno davvero diventando i primi, per consistenza numerica, non lo si deve alla attuale maggioranza. Loro sono il frutto, nato dalla protesta che da anni serpeggia tra la gente. E di questo il Pd e’ ampiamente responsabile per mille ragioni, che e’ facile intuire anche alla luce dei fatti recenti. Per questo combattere il loro populismo e’ possibile solo se si assumono posizioni chiare ed efficaci a vantaggio di giovani, anziani e famiglie, cominciando col creare posti di lavoro vero: ben retribuiti e a tempo indeterminato. Stiamo per presentare una mozione che interpelli l’intero parlamento, Camera e Senato, a sottoscrivere una serie di misure, alcune a breve e altre a medio termine, di contrasto forte e chiaro alle nuove poverta’. Non basta criticare il governo per le sue proposte, molte delle quali irrealizzabili e destinate a fallire prima ancora di partire, tanto sono velleitarie. Occorre intervenire con proposte concrete e coraggiose, che passino dagli interessi elitari di pochi alla attenzione ai veri bisogni espressi da giovani, che vogliono lavorare, e da anziani, che vogliono potersi curare. È cosi’ risponderemo a questa ondata di populismo che in buona sostanza chiede solo di poter vivere un po’ piu’ serenamente”. (Com/Anb/ Dire) 16:37 08-10-18 NNNN