Primarie: Binetti, non ci si può fidare, serve trasparenza

(ANSA) – ROMA, 10 MAR – “C’è una antica leggenda in politica che ormai sta vistosamente scricchiolando: quella che parla della superiorità morale della sinistra, contrapposta al qualunquismo di altri schieramenti. Una sinistra unita e compatta, pura e dura, uscita indenne da vicende in cui altri sono rimasti sotto le macerie. Hanno provato, e ci provano tutti i giorni, i Cinquestelle a incrinare questa fama e a denunciare defaillance piccole e grandi in cui incorrono i singoli personaggi politici dell’area Pd a livello nazionale e locale. Ma quel che è successo in occasione delle recenti primarie a Roma e a Napoli coinvolge i dirigenti di partito, almeno a livello locale; se di locale si può parlare quando si parla di Roma e di Napoli: due tra le più grandi e popolate città italiane”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti di Area popolare-UdC. “Delle primarie, anche di quelle del Pd, non c’è proprio da fidarsi: non ci si può fidare di chi sta fuori dalla porta a circuire i votanti; non ci si può fidare di chi sta dentro la sede a registrare i numeri delle schede; non ci si può fidare di chi dovrebbe stigmatizzare questi comportamenti e invece li copre. In definitiva la politica è davvero tutta da rifare e il rinnovamento deve essere molto capillare e profondo. Deve riguardare le persone che si candideranno e le dinamiche stesse dell’intero processo elettorale, perché le insidie possono nascondersi ovunque. Tutto può essere alterato e tutto va verificato. Ovviamente questo riguarderà tutti i partiti, in tutti i seggi, in tutti i luoghi di elaborazione dei dati non poco” spiega. “E questo è solo l’inizio delle prossime amministrative, con un segnale d’allarme che riguarda tutti: urge una politica onesta e trasparente a tutti i livelli senza sconti per nessuno, perché la dittatura della corruzione va sconfitta una volta per tutte cominciando anche dalle piccole cose”, conclude. (ANSA).