Referendum: Binetti (Udc), crescono le ragioni del no

(DIRE) Roma, 18 set. – “Crescono le ragioni del No al Referendum, ormai giunto alla vigilia del silenzio pre-elettorale. Oggi e’ l’ultimo giorno per provare a spiegare perche’ la nostra Costituzione non puo’ essere maltrattata con un Referendum cosi’ mal congegnato. Falsa l’ipotesi del risparmio: sappiamo bene che il M5S sostituira’ in fretta i costi dei parlamentari con ipotetiche commissioni e relativi comitati tecnico-scientifici, formati da amici e parenti. E’ quello che sta facendo ancora oggi, evitando di dire quanto costano esperti e meno-esperti che affollano ministeri e segreteria. Falso parlare di legge elettorale ormai in dirittura d’arrivo, perche’ e’ stato approvato in fretta e furia un canovaccio di legge, votato solo ed esclusivamente da una parte della maggioranza. Le riforme proposte dall’attuale governo sono tutt’altro che concordate e condivise, in aperto contrasto con quanto dovrebbe accadere con le riforme costituzionali. L’autoreferenzialita’ del M5S e’ pari solo alla loro incompetenza normativa: inapplicabili per mancanza di decreti attuativi la maggioranza dei decreti, DPCM inclusi. Prevale la demagogia e il populismo, come e’ evidente anche dal decreto Cittadinanza di cui in tanti, in troppi, godono senza averne alcun diritto. A cominciare dai famosi Fratelli Bianchi. OpenPolis ha poi recentemente dimostrato come il Parlamento italiano sarebbe il meno rappresentativo d’Europa, nella disgraziata ipotesi che vincesse il Si!”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti (udc), che conclude: “Oggi e’ l’ultimo giorno per far sentire pubblicamente la nostra voce in modo chiaro e forte; per smontare una serie di fake news, di cui il M5S e’ abilissimo a servirsi, in flagrante contraddizione con la verita’ dei fatti e dei dati. Che abbia goduto di una posizione di privilegio in TV, nei TG, e perfino a Porta a porta, e’ un fatto concreto di cui qualcuno chiedera’ conto nei modi e nei luoghi opportuni. Ma oggi e’ ancora una volta essenziale ricordare agli Italiani che la Costituzione non si tocca, soprattutto se si vuole farne uno spot elettorale a uso e consumo del populismo piu’ becero. Quello che confonde l’accidente quantita’ con quello Qualita’, perche’ e’ di questo che il Parlamento oggi ha piu’ bisogno che mai. Di parlamentari onesti e competenti; con esperienza di lavoro concreto, con una conoscenza reale della Costituzione e non solo!, che non facciano il loro tirocinio o il loro stage politico professionale nelle Aula del Senato o della Camera. Che non siano eletti da una generica ed anonima piattaforma, che non sa con chi ha a che fare, ma che invece siano la naturale conseguenza di un rapporto consolidato con elettori maturi e responsabili, in grado di scegliere chi debba rappresentarli. Il nostro No e’ un No convinto a questa pessima rappresentazione della democrazia che in nome di un qualsiasi cambiamento ha portato in Parlamento e al governo persone tutt’altro che in grado di gestire la Res Publica e hanno vistosamente peggiorato le cose”.