Riforme: D’Alia, si conferma e rafforza specialità regionale

“In Speciali 9 mln abitanti. A volte mancata attuazione Statuti” (ANSA) – ROMA, 27 GEN – “La riforma costituzionale conferma il riconoscimento della specialità regionale e in un certo senso sembra rafforzarla, operando la scelta del mantenimento della stessa, a fronte del ridimensionamento delle competenze delle Regioni ordinarie”. Ad osservarlo è stato il presidente della Commissione bicamerale per le Questioni regionali, Giampiero D’Alia, che oggi ha aperto e moderato i lavori del seminario, promosso dalla Commissione, dal titolo “Il futuro delle Regioni a statuto speciale alla luce della riforma costituzionale”. “Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome sono infatti escluse – ha fatto notare D’Alia – dall’applicazione della nuova disciplina del titolo V. Tale applicazione è inoltre rimessa alla revisione degli statuti, previa intesa con la Regione interessata”. D’Alia ha spiegato che con l’indagine conoscitiva svolta la Commissione per le questioni regionali ha inteso promuovere la formazione, a livello centrale, di una cultura delle autonomie speciali. “Ã la prima volta -ha detto D’Alia – che il Parlamento affronta in maniera organica e puntuale il tema della specialità, che peraltro è tutt’altro che ‘speciale’. Si tratta infatti di un tema generale: nelle Regioni speciali vivono oltre 9 milioni di abitanti, ossia più del 15 per cento della popolazione nazionale e, da un punto di vista dimensionale, esse occupano un quarto del territorio nazionale. L’obiettivo specifico dell’indagine è stato quello di fornire un quadro completo delle problematiche connesse all’attuazione degli statuti speciali e di individuare possibili soluzioni, anche alla luce della riforma costituzionale in corso di esame, che innescherà un processo di revisione e aggiornamento degli statuti. L’indagine conoscitiva ha infatti individuato una serie di criticità connesse alla procedure di attuazione, che hanno determinato un ritardo nell’attuazione – se non addirittura la mancata attuazione – degli statuti speciali”. (ANSA).