Roma: Binetti (Udc), modello di malgoverno sul piano umano prima ancora che tecnico

(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 24 AGO – “Continua il balletto degli assessori nella giunta Raggi: questa volta e’ toccato all’assessore al bilancio, sottratto alla giunta livornese nella quale sembra che abbia fatto un buon lavoro. Ci auguriamo che anche Roma Capitale possa avvalersi positivamente dei suoi servizi, perche’ finora le cose sono andate di male in peggio. Sul piano umano cio’ che lascia disorientati pero’ e’ il licenziamento via web; senza spiegazioni, senza contatti umani, con l’unica sottolineatura riportata a mezzo stampa, per cui se un assessore non e’ d’accordo con il sindaco, basta dirlo e parte il licenziamento in tronco. Questa e’ la nuova democrazia digitale, selezionati via web e quindi licenziati via web. Elementare Watson! Ma al di la’ delle buche che aumentano di numero e di volume, facendo delle famose strade romane un vero e proprio colabrodo; al di la’ degli autobus che non passano e delle carrozze della metro che si mettono in movimento a porte aperte; questa dis-umanita’ nel governo convince sempre meno. Si ha la sensazione che un certo giustizialismo a cinque stelle alla fin fine si riduca ad una semplice operazione di uso e getto.” Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, che continua: “Che governare Roma sia difficile, non si puo’ negare, ma appare anche evidente che il sindaco si e’ buttata in una avventura di gran lunga superiore alle sue capacita’, senza conoscere gli elementi fondamentali dell’arte del Buon governo, senza competenze ne’ tecnico-professionali ne’ umano-relazionali. Con una incoscienza che esprime una arroganza drammatica e che pure deve fare ben riflettere gli italiani quando vanno a votare. Indignarsi per molte cose che non vanno in questo paese e’ giusto e necessario; ma credere che basti indignarsi per saper governare e’ ancora peggio. E’ stata pero’ la grande illusione che ha sedotto i romani, attualmente talmente pentiti da non saper piu’ da che parte guardare. Dopo il fallimento della destra e della sinistra, il M5S conferma che non c’e’ 2 senza 3”