Roma: Binetti (Udc), sempre peggio , non serve finire la legislatura

(DIRE) Roma, 27 giu. – “Quasi ovunque nei 111 comuni andati alle elezioni domenica scorsa ci si prepara a formare le rispettive giunte e dare inizio ai lavori di governo delle citta’, grandi o piccole che siano. Viceversa in citta’ come Roma, andata alle urne poco piu’ di un anno fa, il tempo sembra essersi fermato. Il traffico caotico e’ sempre lo stesso, le buche continuano ad essere trappole micidiali per bici e motorini, la sporcizia che si accumula nei cassonetti invece e’ tornata a crescere come ogni estate, con l’aggravante della scarsita’ di acqua. Ma c’e’ un fatto nuovo che appesantisce l’aria e moltiplica i fattori di rischio per la salute. Si tratta dei cassonetti rovesciati sulla strada, abbandonati da giorni, per la gioia dei topi di fiume e dei gabbiani. In lungotevere delle Armi, all’altezza del ministero della Marina, si assiste alla disputa tra topi e gabbiani che si litigano i rifiuti dei cassonetti rovesciati per terra. In realta’ non c’e’ ne sarebbe bisogno perche’ i rifiuti sono davvero tantissimi e ce n’e’ per tutti i gusti, salvo che per i romani che vivono o lavorano nella zona. Ma fotografare questo angolo di Roma: tra via Settembrini e lungotevere delle Armi potrebbe davvero servire a capire cosa significhi mal-amministrare o addirittura non amministrare una grande citta’ come Roma, giunta al suo peggiore punto di degrado”. Lo afferma Paola Binetti, deputata dell’Udc, che continua: “È da un anno che il governo della citta’ e’ schiacciato su problemi come intercettazioni, abusi d’ufficio, nomine inadeguate. Mille cose che sottraggono energie al lavoro quotidiano degli amministratori e vanificano le speranze dei romani. Non sara’ questa la legislatura che attendevano. Non e’ la Raggi il sindaco del cambiamento. Molti si sono arresi a subire il peggior governo degli ultimi anni. Solo che vorrebbero mettervi fine quanto prima”. Per Binetti “ha ragione Morassut che sarebbe stato comunque un miglior sindaco a chiedere una costituente per Roma capitale. A tutto c’e’ un limite e se Marino, Pd, ha dato le dimissioni dopo allena due anni, la Raggi, M5S, puo’ darle anche prima. Per pieta’ verso i romani e verso i suoi stessi colleghi di partito, trascinati sempre piu’ in basso”.