(AGI) – Roma, 23 set. – “Non si vuole parlare di tagli, ma di razionalizzazione, non si vuole parlare di riduzione di risorse ma di lotta agli sprechi e alla inutile duplicazione di analisi ed accertamenti. Eppure i cittadini sono spaventati, soprattutto gli anziani, i malati cronici, le persone affette da patologie invalidanti, che temono le ripercussioni negative di queste decisioni”. Ad affermarlo e’ Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd-Udc). “Non c’e’ dubbio che, senza sostenibilita’ il nostro Ssn corre il rischio di collassare – spiega Binetti- anche per l’enorme pressione che la medicina difensiva esercita sul sistema, corrodendone le gia’ limitate risorse. Il vero punto di equilibrio tra appropriatezza e sostenibilita’ e’ rappresentato da una nuova qualita’ della formazione della classe medica, soprattutto dei piu’ giovani, loro, infatti, devono imparare ad agire in scienza e coscienza, secondo la migliore tradizione medica, inglobando nella loro cultura professionale anche i fondamenti dell’economia sanitaria. Senza rinunciare pero’ ad approfondire anche la loro formazione nel campo dell’etica pubblica, con una rinnovata coscienza del bene comune”. (AGI)
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