Sanità: Binetti (Udc), risorse tagliate e parole in libertà, è un bluff

(DIRE) Roma, 27 set. – “La sanita’ non e’ affatto al centro della legge di bilancio, se non per quanto riguarda i possibili tagli e le pseudo-rassicurazioni sul fatto che forse non ci saranno. Nessuna parola chiara su eventuali investimenti in salute, solo il solito balletto di informazioni e contro-informazioni. Vaccini obbligatori? No o forse si, ma solo il morbillo. Medici troppo pochi? Allora liberalizziamo indiscriminatamente tutte le ammissioni a medicina, ma neppure una parla sul fatto di cominciare ad assumere tantissimi giovani medici sotto-occupati e sotto-valorizzati che vivono in una condizione di precarieta’ che li sfrutta indegnamente. Le file per accedere alla diagnostica per immagini sono lunghissime? Oltre 6 mesi: sic!, ma guardiamoci bene dal convenzionare strutture private gia’ presenti sul territorio con modelli organizzativi efficienti, ma inaccessibili per i loro costi ai comuni malati”. Lo dice Paola BINETTI, senatrice dell’Udc, che aggiunge: “Una visita specialistica in molte Asl richiede prenotazioni lunghissime, ma nessuna intenzione di assumere personale qualificato in quelle aree concrete, Ci si riempie la bocca di tagli agli sprechi e intanto sprechiamo salute di gente che avrebbe bisogno di interventi tempestivi, per fare almeno una prevenzione secondaria sulle conseguenze della patologia, visto che non si veste quasi in prevenzione primaria. In altri termini la tutela della salute, anche in questa legislatura, non e’ ne’ un diritto previsto a livello costituzionale, ne’ comunque un bene soggettivo da tutelare come forma di rispetto per il cittadino; ma non e’ neppure un investimento di qualita’ per tutto cio’ che fara’ risparmiare, se si prevengono patologie piu’ complesse. E’ semplicemente merce di scambio sul piano della comunicazione, per suscitare timori e paure, o per banalizzare rischi concreti: dipende da cosa convenga di volta in volta. Non al cittadino ma alla propaganda politica”. Per BINETTI “la salute e’ un bene prezioso e la sua tutela e’ un indicatore di civilta’ in un Paese. Ma attualmente e’ solo oggetto di una trattativa tra il MEF, che ovviamente non vuol spendere, e la premiata ditta dei portavoce di governo, che vogliono far credere di avere messo in bilancio piu’ di quanto non abbiano messo i governi precedenti. Fosse anche solo un euro in piu’… Non importa quali siano i bisogni dei cittadini, l’urgenza di una assistenza domiciliare diffusa e qualificata; i crescenti problemi delle malattie croniche, della disabilita’, dei grandi anziani, i pazienti con Alzheimer o con malattie neuro-degenerative. Non c’e’ parola di tutto cio’, solo un balletto di cifre che creano un gioco di specchi su cio’ che non si fa e invece si vuol far credere che si fara’, per di piu’ meglio dei governi precedenti. Niente neppure sulla prossima, gia’ annunciata perche’ gia’ iniziata, epidemia di influenza: nessun accenno alla necessita’ di vaccinare gli anziani, le categorie a rischio, ecc. Tutto e’ coperto da un mare di parole, che non solo non curano, ma che alla lunga corroderanno ancor piu’ la gia’ fragile fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Eppure la salute e’ bene di tutti e interesse della collettivita’, come recita sempre la nostra Costituzione!”. (Com/Anb/ Dire) 13:16 27-09-18 NNNN