(DIRE) Roma, 5 feb. – “Le contraddizioni della maggioranza: Elezione del presidente della Commissione Sanita’ in Senato. Dopo oltre 4 mesi di stallo, finalmente la maggioranza si accorda su di un nome. Il candidato e’ il senatore Collina del Pd: ma servono 13 voti. Ossia la maggioranza assoluta della commissione. Ma il presidente designato ne ottiene solo 12… e comincia una nuova trattativa per votare. A questo punto la maggioranza tenta di recuperare uno degli assenti e farlo sostituire… procedura sommamente ambigua a elezioni iniziate”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti (Udc), che conclude: “Entrambi i candidati del M5S e del Pd sono persone eccellenti. È la procedura che dimostra tutta la spregiudicatezza della maggioranza: per non perdere quanto faticosamente convenuto si forza il regolamento. Si introduce il dubbio sul regolamento e si tiene impegnata in una attesa estenuante l’intera commissione… eppure la maggioranza avrebbe tutti i numeri per eleggere il ‘suo’ presidente. Ma la mancanza di unita’ interna li consegna ad una sconfitta significativa che tentano di aggirare con una interpretazione dubbia del regolamento. Sostituire un assente a elezione persa puzza da lontano -comunque vadano le cose- di sconfitta per carenza di unita’ interna. Ennesimo flop della maggioranza in un governo debole e’ diviso”. (Vid/ Dire) 09:56 05-02-20 NNNN
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