L’esclusione della nazionale italiana di calcio non è un dramma, ma è certamente un danno per il paese sotto tanti aspetti. Dalle conseguenze economiche, ricadute negative per gli sponsor, cancellazione degli eventi nelle zone di vacanza, alla mancata promozione del Made in Italy, alla delusione a livello popolare perchè il pallone è un formidabile elemento di coesione popolare. Lo sport, in particolare il calcio, ha anche una missione sociale formare i giovani, insegnare regole e comportamenti, aggregare attorno alla passione agonistica. Campi di allenamento, oratori, stadi sono luoghi dove le persone possono trovare una libera e sana opportunità di divertimento e emozioni senza ricercare strade più pericolose. Pertanto, rispettando l’autonomia delle istituzioni sportive, la politica deve concorrere, al rilancio dello sport italiano che è un bene della collettività.
Andrea Pasini
Segretario regionale Emilia Romagna