STABILITA’, DE POLI: PRINCIPIO LIBERTÀ EDUCATIVA NON IN CONTRASTO CON CARTA

DOPO I DUBBI DELLA I COMMISSIONE CAMERA SULLE SCUOLE PARITARIE (Public Policy) – Roma, 6 nov – “La Costituzione riconosce espressamente l’istruzione e l’educazione come diritti fondamentali della persona, prescindendo dalla natura di chi eroga il servizio. Al di là delle valutazioni, credo che il nodo centrale sia il principio di libertà di scelta educativa che per noi non è contrario a nessun articolo della Costituzione considerando , fra l’altro, che l’esistenza delle paritarie non comporta nessun costo ma semmai un risparmio per le casse dello Stato”. Lo sostiene in una nota il vicesegretario vicario UdcAntonio De Poli intervenendo sui contributi alle paritarie nella legge di Stabilità dopo che la I commissione alla Camera avrebbe espresso dei dubbi di costituzionalità sul tema (vedi Public Policy “+++L.STABILITA’…”, delle 15,26). “La legge 62/2000 sulla parità scolastica è scritta nero su bianco e va attuata. La legge in questione, 14 anni fa, ha stabilito che i contributi possono essere elargiti in cambio di prestazioni. Sono in gioco due principi – spiega De Poli- : quello della libertà educativa, come dicevo, e il valore della sussidiaretà riguardante l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale. L’erogazione è legittima -chiarisce De Poli – visto che le scuole svolgono funzioni pubbliche e di pubblico interesse. È anacronistica la contrapposizione tra scuole statali e scuole paritarie. Noi chiediamo di andare avanti e di procedere con la piena attuazione della legge e non di andare indietro come i gamberi. Ribadiamo con forza un punto: grazie alle paritarie lo Stato risparmia 6 miliardi di euro all’anno”. (Public Policy