(DIRE) Roma, 3 dic. – “L’Isis si batte se c’e’ la volonta’ di colpirlo, soprattutto finanziariamente. Fanno traffico di droga, di reperti archeologici, petrolio, hanno risorse idriche. Nessuno li colpisce nei loro affari veri”. Cosi’ il presidente della commissione Esteri al Senato Pier Ferdinando Casini, intervistato da SkyTgG24. Poi, spiega: “Nel territorio dell’Isis, tra la Siria e l’Iraq, ci sono piu’ di 150 pozzi di petrolio e migliaia di autobotti che fanno la spola nei paesi vicini. Nessuna bomba, di tutti i bombardamenti che ci sono stati in questi mesi, e’ caduta su un pozzo di petrolio o un’autocisterna. Questo perche’ di questo petrolio si sono sporcati tutti, con questo petrolio hanno fatto affari tutti”.