Turchia: Casini, capisce debolezza Ue e gioca sua partita

No ricatti su valori fondamentali; bene Renzi su libertstampa
(ANSA) – ROMA, 8 MAR – “La situazione, dopo il vertice di ieri tra Ue e Turchia, resta complessa. A creare problemi sono alcune delle condizioni poste da Ankara per bloccare il flusso di migranti clandestini, a partire dall’accelerazione del negoziato per l’ammissione della Turchia nell’Unione Europea”. Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari Esteri del Senato. “La sistematica violazione della libertdi stampa in Turchia un altro ostacolo. Bene ha fatto Renzi a sollevare con decisione questo tema, perchsi tratta di valori irrinunciabili. Se noi, sulla base di un ricatto, accogliamo nell’Unione Europea Paesi che violano questi principi di libert accettiamo che i nostri principi, i valori costitutivi non servano pi a niente”, ha aggiunto. “La famiglia europea – ha osservato Casini – cosperderebbe qualsiasi ideale, qualsiasi punto di riferimento costitutivo, finendo per essere una comunitbasata sul ricatto reciproco. Ma al di ldi questo, la cosa che ci deve preoccupare di pi la mancanza di un disegno chiaro da parte dell’Europa. Noi come
italiani abbiamo sempre detto, quando sbarcavano migliaia di migranti a Lampedusa, che il problema di fondo era il controllo delle frontiere esterne, che nel nostro caso coincidono con quelle nazionali. Abbiamo sempre chiesto che il controllo delle frontiere fosse gestito in un contesto europeo e abbiamo sempre
detto che se non cinon fosse avvenuto si sarebbero rialzate le frontiere interne fra gli Stati, cosa che si puntualmente verificata”. “Ebbene – ha affermato – ora l’Europa rischia di rimangiarsi Schengen, ripristinando vecchi confini che ormai esistono solo sulle carte geografiche, confini che significherebbero un enorme aggravio di costi, danneggiando il commercio europeo. In altre parole, un disastro completo. Ma questo sta accadendo perchentra una massa enorme di immigrati illegali e non si controllano le frontiere esterne, con la conseguenza che alcuni Paesi dell’ex blocco sovietico, quali Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, stanno rialzando i muri interni e questo ci rende, come Europa, enormemente deboli. Una debolezza che percepita dalla Turchia, la quale gioca in modo spregiudicato la sua partita a poker”.(ANSA).