Il gioco di parole interessa ben poco agli elettori e ai nostri sostenitori. Sarà il popolo sovrano col voto a decidere la matrice politica di una coalizione. Stiamo lavorando per la costruzione del Ppe in Italia, la costruzione di una area vasta che raccolga coloro i quali si rispecchiano nei valori del PPE non potrà mai essere realizzata in laboratorio. Deve avviarsi un percorso culturale, di cucitura e di aggregazione ampia e per completarlo ci vuole pazienza. Ma bisogna cominciare a farlo. L’Onorevole Giuseppe De Mita non si illuda che l’isolamento sia la risposta migliore al populismo ( trasversale). Lo affermano, in una nota congiunta, i segretari regionali dell’UDC Giovanni Barosini (Piemonte), Paolo Urbani (Friuli Venezia Giulia), Andrea Pasini (E.Romagna), Vincenzo Tortorici (Lombardia), Enrico Di Giuseppantonio (Abruzzo), Antonio Saccone (Lazio), Agatino Mancusi (Basilicata), Franco Talarico (Calabria) e il vicesegretario vicario regionale Udc Sicilia, Giuseppe Ruvolo, commentando le affermazioni dell’On. Giuseppe De Mita. “Il principio della coalizione, d’altra parte, – spiegano – era nel DNA della Dc Infine ciò che appare discutibile è l’enunciazione di principi a seconda della circostanza che è più o meno conveniente per avallare proprie tesi. Pertanto l’esigenza di convocare un organo collegiale , esigenza già condivisa nei giorni scorsi per una convocazione a fine settembre del Consiglio Nazionale, va rivendicata sempre . Cosa che non accadde quando dalla notte al giorno si passò da Caldoro a De Luca. In quel caso – affermano i segretari regionali dell’UDC – nessun organo nazionale fu interessato. L’on De Mita, dopo ben 5 anni non solo di sostegno al governo di centrodestra persino di partecipazione alla giunta con il prestigioso incarico di vicepresidente affidato a lui stesso, rivendicò l’autonomia locale sancendo la rottura con Caldoro. Scelta che comportò una significativa lacerazione della nostra comunità in Campania e non solo. In Sicilia riteniamo che sia giusto seguire il principio dell’autonomia territoriale che per noi rappresenta un punto di forza sempre e non a seconda delle convenienze e delle contingenze. Va dunque preso atto dell’ottimo lavoro svolto in Sicilia per la costruzione di una coalizione vincente e di buon governo per i siciliani dopo la delusione del centro sinistra”, concludono.