‘Con la politica delle battute non si va lontano’ (ANSA) – ROMA, 11 FEB – “In Europa con la politica delle battute e dell’esibizione muscolare non si va lontano, non si garantisce l’interesse nazionale e non si rafforza il Paese”. Così, intervistato dal Corriere della Sera, Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione esteri del Senato, vuole “mettere in guardia” il premier Matteo Renzi. “La vecchia classe dirigente che lui ha sconfitto in Italia era una tigre di carta, arrivata al termine di un processo di logoramento che ha travolto anche gente di valore. In Europa serve un approccio completamente diverso. Ã necessario presentarsi con un piano concreto e coerente, con fatti non parole”, spiega. “I toni alti sui giornali, gli attacchi frontali sono inutili se non dannosi”. “Nella polemica con Juncker ci siamo ritrovati oggettivamente isolati: nessuno, almeno pubblicamente, si è alzato per prendere le nostre difese”, aggiunge Casini. “E poi in questi giorni ricevo visite di politici tedeschi che mi raccontano che nel loro Paese si comincia a dire che gli italiani ‘fanno i furbi’ chiedendo sconti per l’emergenza immigrazione per poter spendere in provvedimenti di stampo elettorale come i 500 euro ai giovani: beh, se passa questa immagine dell’Italia, nelle prossime trattative rischiamo di essere molto più deboli”. “Renzi deve ricordarsi che la gente sceglie lui anche perché non vede altre alternative credibili. Ã una sua grande forza, che non va sprecata adattandosi al cliché del leader populista, perché se gli elettori lo percepissero come ‘uguale agli altri’ a raccogliere i frutti dell’albero che sta scuotendo non sarebbe lui”.(
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