(ANSA) – ROMA, 4 MAG – “Mi piacerebbe parlare oggi con il presidente del Consiglio dal momento che per singolare e positiva coincidenza sarà presente alla Camera per rispondere al question time. Mi piacerebbe farlo oggi alla vigilia di due passaggi importanti che avranno luogo la prossima settimana: la legge sulle unioni civili e la mozione contro l’utero in affitto. Due voti diversi per il diverso peso che hanno una legge e una mozione, ma pure strettamente collegati tra di loro. A tal punto che la mancata approvazione della nostra mozione, che chiede e pretende il riconoscimento dell’utero in affitto come reato universale, renderebbe per molti colleghi problematico il voto positivo alla legge. Non è un ricatto, ma una semplice e chiara garanzia dei limiti che questa legge deve avere e che necessitano di una ulteriore specificazione dopo le recenti sentenze della magistratura”. E’ quanto afferma Paola Binetti di Area popolare. “Vorrei ricordare a Renzi alcune delle sue affermazioni su questo tema, assolutamente inequivocabili. Ne ricordo alcune – prosegue Binetti – da lui pronunciate in diverse occasioni: La stragrande maggioranza degli italiani condanna con forza questa pratica, che rende una donna oggetto di mercimonio…. Mi sembra ingiusto considerare la maternità o la paternità come un diritto da soddisfare pagando. La stragrande maggioranza degli italiani, pare di capire anche in Parlamento, condanna pratiche come l’utero in affitto…. L’utero in affitto è una battaglia politica che non solo le donne hanno il diritto di fare. Per il presidente Renzi evidentemente i diritti dei bambini sono cosa ben diversa dai desideri degli adulti e il rispetto della donna esige il riconoscimento di nuove sfide che ne limitano e compromettono la dignità. Non ci possono essere diritti civili che privano i bambini del loro fondamentale diritto ad avere una madre e un padre. In attesa di discutere e votare le diverse mozioni che condannano l’utero in affitto prima del dibattito del ddl sulle unioni civili – conclude Binetti -, voglio ricordare quanto accaduto al Senato. Anna Finocchiaro, solitamente prudente, esprimendo il suo pensiero affermò: In quanto donna di sinistra credo che la sinistra italiana non possa sottrarsi dal riflettere sulla maternità surrogata. E propose una mozione per la messa al bando della pratica dell’utero in affitto”. (ANSA